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    By Roberto Ganganelli per Cronaca Numismatica 26 Mar, 2024
    È scomparso pochi giorni or sono il professor Omero Pinna. Orgogliosamente sardo, classe 1930, era da qualche anno socio onorario dell’Accademia italiana di studi numismatici di cui faceva parte fin da poco dopo la fondazione del sodalizio nel 1996.
    By Luca Alagna per We Wealth 26 Mar, 2024
    Nello scorso articolo vi avevamo promesso un viaggio a ritroso nel tempo nella storia delle emissioni cartacee in lire. Il nostro viaggio è iniziato analizzando le ultime banconote emesse prima dell’entrata in circolazione dell’euro. Ecco ora una riflessione sulle emissioni dei decenni precedenti e in particolare quelle degli anni 80/90
    By ALAGNA NUMISMATICA S.R.L. 31 Oct, 2023
    Il Presidente NIP Luca Alagna presso gli Stati Generali della Numismatica Istituzioni, professionisti, mondo della ricerca e associazioni agli Stati Generali della Numismatica: un primo e fondamentale tavolo di confronto di Roberto Ganganelli Si sono svolti a Roma nella giornata del 17 febbraio, presso la biblioteca del Senato, gli Stati generali della numismatica, convegno promosso dal senatore Bruno Astorre sia per celebrare la figura di Nicolò Papadopoli Aldobrandini – senatore del Regno ed eminente collezionista e studioso – nel centenario della morte che, soprattutto, come necessario momento di confronto fra istituzioni e mondo della numismatica (università, associazioni, professionisti e collezionisti). Un evento articolato e di alto livello, gli Stati generali della numismatica, impossibile da riassumere in poche righe sia per il numero che per il livello delle relazioni, molte di ambito giuridico, che è stato possibile seguire. Ma avremo modo nei prossimi giorni, dando voce ad alcuni dei protagonisti, di approfondire aspetti fondamentali. Orientamenti in giurisprudenza, prassi viziate, nodi da sciogliere Sul tavolo degli Stati generali una serie di questioni di scottante attualità, dagli orientamenti giurisprudenziali in materia di beni numismatici alle prassi della pubblica amministrazione nel rapporto con i privati e il mercato – prassi spesso viziate da una visione statalista – fino alle normative in fase di discussione e, ovviamente, alle proposte di modifica alle leggi esistenti in modo da poter garantire alla numismatica, gestita in modo etico e responsabile, diritto non solo di esistenza ma anche di sviluppo e di sinergia con lo Stato. Sì, perché uno dei concetti emersi è stato anche – a seguito della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione di Faro – quel fondamentale passaggio evolutivo dal tradizionale diritto “dei” beni culturali ad un innovativo diritto “ai” beni culturali, in questo caso i beni numismatici, visto nell’ottica della comunità nazionale e dei singoli, dei privati come dei professionisti, come soggetti attivi di tutela. Sala gremita, nei limiti delle normative sanitarie, alla Biblioteca del Senato presso il Palazzo della Minerva a Roma: sul palco si sono alternati oratori istituzionali e privati, professionisti e giuristi Un diritto inalienabile, quello al collezionismo e al commercio di monete, né in nome di una strampalata presunzione di provenienza dal sottosuolo di tutte le monete antiche e medievali – per gran parte, solo passate di mano in mano e sul mercato per secoli – né in nome di quel 1909 ante quem si vorrebbe rendere obbligatorio dimostrare la provenienza di ciò che, invece, è semplicemente stato conservato in patrimoni e raccolte private. I collezionisti e il commercio etico: soggetti attivi di tutela Illuminante, in merito al concetto di “interesse pubblico” per le cose numismatiche, è stato il parere del presidente della Prima Sezione della Corte di Cassazione, il giudice Francesco Antonio Genovese, che ha sottolineato come alle due categorie canoniche – le monete “di proprietà pubblica” e quelle private “oggetto di tutela” – sia ormai necessario codificarne una terza, quella delle monete, antiche o moderne che siano, e sono la maggioranza, “prive di qualità di interesse per la pubblica amministrazione”. Dal giudice Francesco Antonio Genovese, presidente della I Sezione della Corte di Cassazione, è venuta una riflessione sulla necessità di ripensare in senso meno statalista i criteri di tutela dei beni numismatici Anche perché, paradossalmente, le azioni dello Stato contro il mercato e il collezionismo ufficiali – che si manifesta in sequestri, ritardi o dinieghi nei certificati di esportazione, dichiarazioni di supposto “pregio” e/o “rarità” per singoli esemplari o intere raccolte – non deriva dal Testo unico dei Beni culturali né da leggi preesistenti e non abrogate bensì, in massima parte, da mere circolari ministeriali che sarebbe bene riscrivere, e in tempi brevi. I Numismatici italiani professionisti, le associazioni professionali internazionali AINP e FENAP, la Società numismatica italiana, l’Accademia italiana di studi numismatici hanno portato le loro voci per testimoniare in Senato, al tempo stesso, la molteplicità e l’unità d’intenti del mondo numismatico, senza contare i tanti, qualificati docenti universitari che hanno mostrato come l’esistenza del collezionismo e del mercato siano fondamentali anche per lo sviluppo della ricerca scientifica (quanto e talvolta più delle raccolte statali, in parte non catalogate nè pubblicate). La passione numismatica, un pilastro del patrimonio pubblico La presenza delle istituzioni è stata del resto anche occasione per ribadire il fondamentale contributo culturale di una plurisecolare tradizione di collezionismo e commercio di monete che tanto ha inciso anche sulla formazione del patrimonio pubblico (anche qui, con le sue monete di Venezia donate al Museo Correr, Papadopoli Aldobrandini insegna). E se lo Stato oggi non dispone – per varie ragioni e facendo le dovute eccezioni – di personale sufficiente o adeguatamente qualificato per discriminare i beni numismatici meritevoli di tutela dai milioni di monete antiche e moderne che circolano legittimamente sul mercato e nelle collezioni, allora che si avvalga della disponibilità di numismatici professionisti ed esperti privati. Una simile pratica, che si potrebbe proporre al Nucleo TPC dei Carabinieri, sarebbe un modo per creare una nuova ed efficace sinergia pubblico-privato; come lo sarebbe individuare – e anche in questo, basterebbero delle circolari ministeriali – delle categorie di materiali numismatici di libera circolazione. E altre proposte non mancano, perchè il collezionismo è imprescindibile per la tutela dei beni numismatici. Gli Stati generali della numismatica sono stati occasione di celebrare un secolo dalla scomparsa di Nicolò Papadopoli Aldobrandini, senatore del Regno, collezionista di monete e studioso di fama Per il futuro di un bene culturale “personale e collettivo” Perché mettere all’angolo in Italia il collezionismo e il commercio numismatico – si intende, quella numismatica praticata da privati e operatori come genuina, etica passione o come altrettanto legale professione – porterebbe ad un effetto nefasto, disastroso, diametralmente opposto a qualunque “tutela”, favorendo una diffusa circolazione illegale e sommersa delle monete (anche sotto il profilo fiscale) , il loro esodo verso l’estero; la distruzione, in sostanza, di quel “bene culturale” diffuso, materiale e immateriale, personale collettivo che è la numismatica. Gli atti degli Stati generali della numismatica saranno redatti entro breve ed è auspicabile che i contenuti siano recepiti in toto e valutati con attenzione dal Ministero della Cultura. E, al ministro Dario Franceschini, la numismatica italiana fa appello affinché il confronto avviato il 17 febbraio 2022 prosegua e porti a quel rasserenamento dei rapporti tra istituzioni e settore privato che, per la numismatica, ormai è ineludibile. LINK: https://www.cronacanumismatica.com/stati-generali-della-numismatica-voce-al-diritto-voce-al-collezionismo/
    By Luca Alagna per We Wealth 11 Jul, 2023
    La coniatura delle monete in metallo prezioso è sempre stata indice di ricchezza, potere e stabilità. In piena era digitale, l’oro è ancora riconosciuto come bene rifugio per eccellenza. Ai fini dell’investimento, è meglio scegliere quelle con valore numismatico e quelle con valore di borsa? Qual è la differenza?
    By Luca Alagna per We-Wealth 12 Jan, 2023
    La moneta da 500 lire in argento, detta Caravelle, è sicuramente una moneta iconica della repubblica italiana
    By Luca Alagna per Cronaca Numismatica 03 Nov, 2022
    Moreno Morello, inviato del tg satirico Striscia la notizia, smaschera un’altra truffa avente per oggetto monete in oro da investimento di dubbia autenticità.
    By Luca Alagna per We-Wealth 31 Oct, 2022
    Non solo vecchie monete: nelle case degli italiani spesso si trovano ancora banconote delle vecchie lire. Che valore possono avere?
    By Luca Alagna per We-Wealth 02 Aug, 2022
    Sono ormai trascorsi 20 anni dall'introduzione dell'euro nella nostra vita quotidiana e spesso capita di ritrovarsi in casa vecchie monetine ormai fuori dal corso legale. Possono essere un tesoro? Dipende. Qui una piccola guida per scoprirlo
    By Rosaria Amato 18 Mar, 2022
    VENT’ANNI DOPO L’ARRIVO DELL’EURO, MOLTI CONSERVANO ANCORA LE VECCHIE MONETE. E ALCUNI SITI WEB PROMETTONO GUADAGNI FAVOLOSI A CHI VUOLE VENDERLE. PECCATO CHE SIA SOLO UN SOGNO
    By Luca Alagna 16 Mar, 2022
    I L PUNTO DI VISTA DELLA NIP
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